Pittoresco - puzzle online
Con il termine pittoresco si intende tutto ciò che, prestandosi ad una rappresentazione pittorica, è dotato di determinate qualità: varietà e un gradevole disordine.
Storia
L' estetica del pittoresco nasce in Inghilterra all'inizio del XVIII secolo, in connessione col problema del rapporto tra arte e natura e trovando applicazione pratica sia in un tipo di pittura di paesaggio, affermatosi alla metà del XVIII secolo, caratterizzato da un'inattesa varietà, apprezzabile solo da un occhio colto e allenato, il quale scopre tra mille oggetti il particolare interessante; sia nelle caratteristiche compositive dei giardini all'inglese, che non si avvale più di elementi per definire e circoscrivere lo spazio, come fondali, quinte arboree o prospettive, ma si basa sull'accostamento e sull'avvicendarsi di elementi naturali e artificiali, in modo che chi passeggia scopra senza mai arrivare ad una visione d'insieme.
L'espressione «alla pittoresca» venne utilizzata dal Vasari nelle Vite per indicare modi simili alla pittura, tale significato, accanto a quello più ampio con cui esprime ciò che attiene alla pittura, si conservò immutato molti anni. Marco Boschini, ne La carta del navegar pitoresco, edito a Venezia nel 1660, accosta il vocabolo alla particolare pennellata a macchia tipica della scuola veneziana; sempre il Boschini nel 1674, nella premessa a Le Ricche Minere della pittura veneziana, parla de: «... il tratto Pittoresco, con il colpo sprezzante di pennello, come dello Schiavone e del Bassano». Giovanni Battista Volpato, ne La verità pittoresca, del 1685 circa, associa «...macchia e franchezza pittoresca» ai pittori Palma il Giovane, Bernardo Strozzi e Francesco Maffei. Francesco Milizia, dà una prima connotazione negativa del termine definendolo, nel Dizionario delle Belle Arti del Disegno, edito nel 1797: "un non so che di straordinario che dà subito all'occhio, e diletta". Nel 1662 Salvator Rosa in una lettera a Giovan Battista Ricciardi definisce pittoresco il viaggio da lui intrapreso da Loreto a Roma : «...d'un misto così stravagante d'orrido e di domestico, di piano e di scosceso, che non si può desiderar di vantaggio per lo compiacimento dell'occhio», tanto simile alla pittura da lui praticata.
Ma è nell' Inghilterra della metà del XVIII secolo che il termine viene meglio definito, nel 1756 Edmund Burke in A Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the Sublime and Beautiful, definisce pittoresca la pittura di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, e sublime quella di Salvator Rosa. Nel 1770 William Gilpin in Observations on the River Wye and Several Parts of South Wales Relative Chiefly to Picturesque Beauty, una guida illustrata con una serie di resoconti sulle impressioni ricavate da alcuni viaggi nelle regioni più selvagge dell' Inghilterra, osserva: «Il seguente piccolo lavoro propone un nuovo oggetto di ricerca ; quello di non esaminare semplicemente l'aspetto esteriore di un paese ; ma di esaminarlo attraverso le regole della bellezza pittoresca: quello di non limitarsi alla descrizione; ma di adattare la descrizione dello scenario naturale ai principî del paesaggio artificiale; e quello di aprire le fonti di quei piaceri che derivano dal paragone».