Il termine cucciolo viene genericamente indicato per definire alcuni animali al loro stato immaturo post- natale, l'equivalente del figlio nell'essere umano.
In biologia, e in senso più generale nel linguaggio comune, il termine cucciolo viene usato genericamente per riferirsi ai piccoli dei mammiferi. Questi ultimi presentano tipiche caratteristiche fisiche volte a suscitare tenerezza nell' adulto affinché si prenda cura di loro e ad impedire che vengano attaccati.
Per gli altri animali di solito si usano altri termini: larve (o pupe, se in stato più avanzato) per gli invertebrati, avannotti per i pesci, pulcini o nidiacei per gli uccelli, girini o anche larve per molti anfibi.