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Campania
La Campania (AFI: /kamˈpanja/) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 5 588 664 abitanti, avente per capoluogo Napoli. È la regione più popolosa e più densamente popolata del Mezzogiorno; a livello nazionale è terza per numero di abitanti (dopo la Lombardia e il Lazio) e seconda per densità di popolazione, preceduta soltanto dalla Lombardia. Situata tra il mar Tirreno a sud-ovest e l'Appennino meridionale a nord-est, ha una superficie di 13670,95 km². La regione confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a nord-est con la Puglia e a est con la Basilicata. Oltre alla città metropolitana di Napoli include le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Lungo le coste della Campania si aprono i quattro golfi di Gaeta, di Napoli, di Salerno e di Policastro.
L'entroterra era abitato già agli inizi del I millennio a.C. dagli osci, cui seguirono i sanniti di stirpe italica. Dall'VIII secolo a.C. lungo la costa si svilupparono diversi insediamenti di popolazioni di civiltà greca dai quali ebbero origine le colonie magnogreche di Pithecusa, Cuma, Parthenope, Neapolis e Poseidonia. La pianura campana costituì anche l'estremo limite meridionale dell'espansione etrusca. Nella seconda metà del IV secolo a.C., con le guerre sannitiche la regione fu posta sotto l'influenza di Roma, che la ribattezzò Campania felix in riferimento alla fertilità delle sue pianure. Con il tramonto della civiltà romana si disgregò anche l'unità politica della regione, che dal VI secolo finì in gran parte sotto l'influenza longobarda e in misura minore sotto quella bizantina.
Nel XII secolo, con l'ascesa della dinastia normanna, la regione ritrovò unità politica sotto la corona del Regno di Sicilia (con l'eccezione della città di Benevento, che fu invece assoggettata allo Stato della Chiesa). Dal XIII al XIX secolo, con il susseguirsi delle dinastie angioine, aragonesi e borboniche, il regno di Napoli, e in particolare la capitale e la sua corte, divennero uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d'Europa. In epoca contemporanea la regione, con il resto del Mezzogiorno, attraversa invece una situazione di persistente difficoltà di sviluppo socioeconomico rispetto al nord del Paese, nota come questione meridionale.
Grazie a dieci riconoscimenti, la Campania è la seconda regione italiana (alle spalle della Lombardia, che ne ha undici) per siti ed elementi iscritti nelle liste dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO: la dieta mediterranea, l'arte dei "pizzaioli" napoletani, le macchine a spalla di Nola, il centro storico di Napoli, la reggia di Caserta, il complesso monumentale di Santa Sofia di Benevento, Pompei con Ercolano e Oplonti, la costiera amalfitana, il parco nazionale del Cilento con Paestum, Velia e la certosa di Padula, nonché la transumanza; tuttavia, se si considerano soltanto i beni materiali, è al quinto posto con sei riconoscimenti. In Campania si trovano cinque dei venti siti statali più visitati nel 2020 secondo il Ministero dei beni e delle attività culturali.