Quando non specificato, per "velocità" si intende la velocità traslazionale, sottintendendo che lo spostamento a cui si fa riferimento è una traslazione nello spazio. Il termine, "velocità", infatti, può essere utilizzato con un significato più generale per indicare la variazione di una coordinata spaziale in funzione del tempo. Ad esempio, nella descrizione del moto rotatorio, per definire la velocità di rotazione si usano la velocità angolare e la velocità areolare.
Talvolta si usa il termine rapidità per indicare il modulo della velocità. Ciò viene fatto in analogia con la lingua inglese, nella quale si indica con speed la rapidità e con velocity la velocità in senso vettoriale.
La variazione della velocità, sia in aumento che in diminuzione, è l'accelerazione, anche se nel linguaggio comune a volte si parla di "decelerazione" quando la velocità diminuisce.
La velocità è un vettore che indica la rapidità del moto, la direzione e il verso di un punto materiale in movimento. Essa si riduce a una grandezza scalare soltanto in casi particolari, ad esempio, nel moto rettilineo uniforme, in cui il vettore ha una sola componente diversa da zero.
Si definisce velocità media
v
¯
{\displaystyle {\ bar {\mathbf {v} }}}
il rapporto tra lo spostamento, inteso come la variazione dello posizione,
Δ
r
=
r
2
−
r
1
{\displaystyle \Delta \mathbf {r} =\mathbf {r_{2}} -\mathbf {r_{1}} }
e l'intervallo di tempo
Δ
t
=
t
2
−
t
1
{\displaystyle {\Delta t}={t_{2}-t_{1}}}
impiegato a percorrerlo:
v
¯
=
r
2
−
r
1
t
2
−
t
1
=
Δ
r
Δ
t
{\displaystyle {\ bar {\mathbf {v} }}={\frac {\mathbf {r} _{2}-\mathbf {r} _{1}}{t_{2}-t_{1}}}={\frac {\Delta \mathbf {r} }{\Delta t}}}
dove
r
1
{\displaystyle \mathbf {r_{1}} }
e
r
2
{\displaystyle \mathbf {r_{2}} }
sono i vettori posizione agli istanti iniziale
t
1
{\displaystyle t_{1}}
e finale
t
2
{\displaystyle t_{2}}
.