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Mauritania

La Mauritania (berbero: Cengiṭ o Agawej o Agawec, arabo: موريتانيا o شنقيط), ufficialmente Repubblica Islamica della Mauritania (in arabo الجمهورية الإسلامية الموريتانية‎?, al-Jumhūriyyah al-Islāmiyyah al-Mawrītāniyyah) è uno Stato dell'Africa occidentale, confinante con il Sahara Occidentale a nord, l'oceano Atlantico ad ovest, il Senegal a sud-ovest, il Mali a sud e ad est, e l'Algeria a nord-est.

Da non confondersi con l'antica regione della Mauretania, è attraversata al proprio interno dal confine tra mondo arabo e Africa nera; la capitale, e città più grande, è Nouakchott, posta sulla costa atlantica. In essa ha corso una moneta non decimale ed è uno dei 77 Stati in cui l'omosessualità è considerata un crimine, per legge punibile con la pena di morte (l'ultima esecuzione di pena capitale nel Paese risale al 1987, inflitta a tre ufficiali dell'esercito condannati per alto tradimento).

La situazione socioeconomica del Paese è abbastanza critica, dal momento che circa il 45% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno.

Dal III al VII secolo d.C. le tribù berbere dal Nord Africa migrarono verso l'odierna Mauritania, spostando il popolo dei Bafours, abitanti originari di quella zona e antenati del popolo Soninke. I Bafours erano essenzialmente agricoltori e furono una delle prime popolazioni del Sahara ad abbandonare il tradizionale stile di vita nomade. Questo popolo migrò a sud a causa del progressivo inaridimento della zona del Sahara. A loro volta, tribù berbere, arabe e altri popoli centro-sahariani migrarono verso l'Africa occidentale.

Nell'XI secolo la piccola tribù dei Bafours si era evoluta in un grande e relativamente ricco impero (impero Sononke), che si estendeva dall'odierno Stato del Ghana sino alla Mauritania, includendo parte di Senegal e Mali. Allo stesso modo, nel Nord Africa gli Arabi avevano conquistato gran parte della sponda sud del Mar Mediterraneo, nonché parte di Spagna, Portogallo e Sicilia. Le popolazioni berbere, seppur influenti, rimasero sostanzialmente senza potere, essendo state conquistate dall'impero Soninke.

Nel 1076 monaci guerrieri musulmani attaccarono e conquistarono l'antico impero del Ghana. Durante i successivi cinquecento anni, gli Arabi, affrontando la fiera resistenza delle popolazioni locali (berbere e non berbere) riuscirono a dominare finalmente la Mauritania. La guerra mauritana dei trent'anni (1644-1674) fu l'ultimo e fallimentare tentativo di respingere gli invasori arabi.

All'inizio del XX secolo la zona fu sottoposta alla dominazione francese. Durante il periodo coloniale, la popolazione locale rimase nomade, ma molti popoli sedentari, i cui antenati erano stati allontanati dalla Mauritania secoli prima, iniziarono a "ritornare" in Mauritania.

Nel 1960 il Paese divenne indipendente. L'odierna capitale Nouakchott fu fondata dove sorgeva un piccolo villaggio coloniale, Ksar. In quell'anno il 90% della popolazione era ancora nomade. Con l'indipendenza, un gran numero di popoli indigeni (Haalpulaar, Soninke, Wolof) arrivarono in Mauritania, attraversando il fiume Senegal. Istruiti in francese, molti di loro divennero funzionari, soldati e amministratori del nuovo Stato.

La parte del Paese più vicina alla cultura araba reagì, cercando di arabizzare molti aspetti della società, soprattutto lingua e leggi. Si sviluppò una frattura tra chi considerava la Mauritania uno Stato arabo e chi poneva maggiore importanza sugli aspetti non arabi. Questo disaccordo sulla visione della società mauritana si esternò durante gli "eventi del 1989", quando si verificarono episodi di violenza tra le due fazioni.

La tensione è ancora una delle principali caratteristiche della vita politica mauritana.

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