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Maghreb
Il Maghreb, anche italianizzato in Magreb, (in berbero: ⵜⴰⵎⴰⵣⵖⴰ, Tamazɣa; in arabo المغرب?, al-Maghrib, "luogo del tramonto") costituisce l'area geografica e culturale dell'Africa nordoccidentale o più precisamente dell’Africa settentrionale ad ovest dell’Egitto che si affaccia sul mar Mediterraneo e sull'oceano Atlantico. In senso più ampio, oltre ad estendersi appunto tra Marocco, Algeria e Tunisia, comprende anche Libia e Mauritania, mentre in senso più ristretto il solo Marocco. Originariamente, l'espressione riguardava la fascia di terra tra la catena montuosa dell'Atlante e il mar Mediterraneo (nord della Tunisia, dell'Algeria e del Marocco); in molte fonti sono incluse anche al-Andalus e la Sicilia islamica.Furono i conquistatori arabi a coniare il termine; essi identificarono con l'espressione Jazirat al-Maghrib ("Isola d'Occidente") le regioni del mondo islamico a ovest del golfo della Sirte. Nel corso della dominazione francese, il termine Maghreb identificò primariamente l'Africa Francese del Nord, che comprendeva l'Algeria francese, il Marocco francese e la Tunisia francese. A partire dagli anni 1950, l'espressione "Grande Maghreb" fu coniata per estendere l'inclusione alla Libia, alla Mauritania e al Sahara Occidentale. Talvolta dal Maghreb viene esclusa la Cirenaica, la quale da un punto di vista culturale presenta molte vicinanze al Mashrek.Si espande su una superficie geografica di oltre cinque milioni di chilometri quadrati, tra il bacino del Mediterraneo e il deserto del Sahara. La popolazione conta oltre novanta milioni di persone ed è concentrata per la grande maggioranza nelle coste e nelle pianure vicine a queste ultime. E' considerato storicamente un crocevia tra le civiltà mediterranee e africane ed ha costituito un'unità geografica caratterizzata dalla fusione culturale di elementi berberi e arabi.I più antichi abitanti della regione sono i berberi. Nei periodi antichi, la regione fu colonizzata dai Fenici i quali fondarono la città di Cartagine. La regione fu poi inclusa nel mondo romano. Ai Romani seguirono i Vandali, i Bizantini ed infine gli Arabi. In seguito alla Grande rivolta berbera, nell'VIII secolo, si consolidarono dinastie berbere indipendenti che si susseguirono per tutto il medioevo. A partire dal XVI secolo, il Maghreb centrale e l'Ifriqiya entrarono nella sfera di influenza ottomana, mentre le potenze europee, in particolare gli spagnoli e i portoghesi, cominciarono a stabilire zone di influenza nelle coste maghrebine a partire dal XV secolo. A partire dal XIX secolo, furono i francesi ad estendere il loro dominio alla regione, dapprima nel Maghreb centrale, dove venne stabilita l'Algeria francese, ed in seguito in Tunisia ed in Marocco, dove furono stabiliti protettorati. Nell'ambito della decolonizzazione, i protettorati in Marocco e in Tunisia furono aboliti nel 1956, mentre l'Algeria raggiunse l'indipendenza nel 1962. A partire dal 1989, i paesi del Maghreb hanno preso iniziative di avvicinamento politico ed economico, in particolare con la fondazione dell'Unione del Maghreb arabo.
Da un punto di vista etnico, la popolazione maghrebina discende per la maggior parte dai berberi, che vennero in gran parte arabizzati a partire dall'VIII secolo. Importante tratto culturale che lega il Maghreb al Mashrek è la lingua araba e la religione islamica. Da un punto di vista linguistico, la lingua maggioritaria è l'arabo, parlato localmente in varie varianti note nel loro insieme come arabo maghrebino. La lingua berbera è parlata in varie varianti soprattutto nei monti dell'Atlante e nel Rif. La lingua francese riveste un importante ruolo dal punto di vista culturale e nel settore dell'economia.