A differenza delle forme di vita monastica in cui l'accento è posto sulla solitudine come mezzo di santificazione e spazio di incontro con Dio, i mendicanti - generalmente - sottolineano la dimensione comunitaria e fraterna della vita religiosa, scoprendo in essa un veicolo di sempre maggiore conformazione a Cristo. Questo sostanzialmente motiva la scelta di un simile appellativo.
Il frate è un religioso che ha professato i voti di
Castità
Povertà
ObbedienzaNon necessariamente è ordinato presbitero (cioè sacerdote) o diacono. L'appellativo stesso vuole essere segno di fraterna uguaglianza, all'interno di un ordine mendicante, tra membri sacerdoti e non.
Nel corso dei secoli, tuttavia, è invalso l'uso presso tali ordini di chiamare "padri" i frati presbiteri, probabilmente a partire da espressioni del popolo. A dispetto di questo uso verbale, l'unico titolo a mantenere valore giuridico presso i mendicanti è sempre stato "fra" o "frate": i documenti di grande importanza sono sempre stati firmati, anche dai superiori generali e provinciali, con questo appellativo.
Oggi le famiglie del Primo Ordine francescano in particolare stanno cercando le vie per ripristinare, anche a livello canonico, la possibilità di eleggere superiore anche un frate non ordinato, oltre a rimettere nell'uso comune per tutti i religiosi l'appellativo originale.
Nella letteratura celebri esempi di personaggi letterari, che portano tale appellativo, sono fra Cristoforo e fra Galdino (ne I promessi sposi), nonché fra Tuck (in Robin Hood).
Istituti di Vita consacrata
Ordini religiosi
Ordini mendicanti
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