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L' acqua potabile è una risorsa naturale primaria destinata al consumo, permettendo la sopravvivenza degli esseri viventi, e a fondamentali attività umane.
I processi di potabilizzazione permettono di migliorare le proprietà dell' acqua rendendola potabile, classico esempio è l'aggiunta di cloro come disinfettante; allo stesso tempo il calcio viene introdotto per alzare il pH e salvaguardare l'integrità dei tubi in materiali metallici dalla corrosione.
Normativa
Il D.Lgs. 31/ 2001, e successive modificazioni e integrazioni è il riferimento normativo italiano che, recependo la Direttiva Europea 98/83/CE, disciplina il campo delle acque potabili e definisce anche i parametri analitici ai quali un' acqua deve sottostare per potere essere definita potabile.La stessa normativa definisce le acque destinate al consumo umano nei seguenti modi:
Salute
Secondo un'analisi condotta dall' Organizzazione Mondiale della Sanità con dati aggiornati al 1992, il cloro contenuto all' interno dell' acqua potabile in seguito al processo di disinfezione non pone rischi accertati per la salute umana, sebbene nel lungo periodo appaia essere associato ad un aumento del rischio di cancro alla vescica. Secondo un documento dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro aggiornato al 1994 non esistono, a tale data, sufficienti prove scientifiche che consentano di dire che i sottoprodotti della clorazione presenti nell' acqua potabile siano cancerogeni.
Principali elementi disciolti in acqua
Gli elementi chimici che possiamo trovare nell' acqua dolce si suddividono in macroelementi e in microelementi.Entrambi sono indispensabili per i processi metabolici dell' organismo umano e perciò risulta necessario il loro apporto con cibi o bevande. Nel caso dell' acqua, questi elementi sono presenti sotto forma di sali, ioni e in misura minore come composti organici.
Gli elementi più rappresentativi sono:
Calcio (Ca): è presente nel nostro organismo come fosfati e carbonati. La quasi totalità è distribuita nello scheletro con la funzione di formazione del tessuto osseo, mentre il rimanente è distribuito nel plasma, nei muscoli e nel tessuto nervoso con le funzioni di coagulazione del sangue e dell'eccitabilità muscolare ed eccitabilità nervosa. Le acque potabili e le acque minerali sono ricche di calcio in forma biodisponibile e contribuiscono al nostro fabbisogno giornaliero (1÷1,4 g per gli adolescenti, 0,8 g per gli adulti ed 1 g per gli anziani). La carenza di questo elemento porta a crisi tetaniche, osteoporosi e rachitismo, mentre l'eccesso porta alla calcificazione patologica degli organi (i più colpiti sono i reni) e a disturbi renali, disturbo nervosi e disturbo cardiaci.