Disabilità intellettiva - puzzle online
La disabilità intellettiva (precedentemente chiamata ritardo mentale o insufficienza mentale) è una patologia cognitiva persistente data da un alterato funzionamento del sistema nervoso centrale e fa parte dei disturbi del neurosviluppo. Rappresenta una condizione di interrotto o incompleto sviluppo psichico, con compromissione delle abilità che solitamente si manifestano durante il periodo evolutivo (capacità cognitive, linguistiche, motorie, sociali). In sintesi esso risulta dall'insieme dei deficit dello sviluppo cognitivo e socio-relazionale.
Il ritardo mentale secondo il DSM-IV
Definizione diagnostica
La quarta edizione del DSM ha sostituito con il termine ritardo mentale i precedenti lemmi, in uso per indicare questa malattia, ossia quelli di oligofrenia, frenastenia, ipofrenia, insufficienza mentale ed imbecillità.
Nello specifico, i termini della definizione diagnostica sono i seguenti:
un funzionamento intellettivo generale significativamente al di sotto della media (quoziente d' intelligenza pari o inferiore a 70 punti, ottenuto con un test standardizzato somministrato individualmente)
concomitanti limitazioni nell'adattamento in due o più aree tra: Comunicazione
Cura della persona
Vita in famiglia
Attività sociali
Capacità di usare le risorse della comunità
Autodeterminazione
Scuola
Lavoro
Tempo libero
Salute
Sicurezzal'esordio si verifica prima dei 18 anni
Classificazione
Possono essere specificati 4 diversi gradi di ritardo intellettivo:
lieve (85% dei casi), QI da 50-55 a 70
moderato (10%), QI da 35-40 a 50-55
grave (3-4%), QI da 20-25 a 35-40
gravissimo (1-2%), QI inferiore 20-25.Inoltre, si può parlare di ritardo mentale con gravità non specificata quando c' è un forte motivo di supporre ritardo mentale, ma non si ha modo di valutare l' intelligenza del soggetto attraverso test standardizzati (ad esempio in soggetti troppo compromessi o non collaborativi o nella prima infanzia ).
In genere si può definire il livello di gravità del ritardo mentale in alcuni casi già a partire dai 6-8 anni, mentre in altri solo verso i 14-16 anni.
Ritardo lieve
Il ritardo lieve è difficilmente evidenziabile nei primi anni di vita, questo perché nei bambini così piccoli le difficoltà motorie, prassiche e linguistiche non sono molto visibili, inoltre la compromissione in queste aree è lieve e non facilmente distinguibile dalle capacità dei bambini senza ritardo fino ad una età più avanzata.
Il periodo iniziale in cui si nota il problema è quello dell'inserimento nella frequenza scolastica, quando possono sopraggiungere difficoltà nell' apprendimento. Infatti, spesso si consiglia la permanenza nella scuola dell' infanzia fino ai 6 anni perché questi bambini imparano a leggere e scrivere tardivamente rispetto alla norma e generalmente intorno all' età di 7-8 anni.
Fino all' età di circa vent'anni i soggetti affetti dalla patologia necessitano di un sostegno nell'adattamento scolastico e sociale.