Il termine badessa, forma aferetica di abadessa, entrambi derivati da abatessa, quale femminile di abate, indica la superiora di un monastero di alcuni ordini religiosi cristiani.
La sua giurisdizione amministrativa è pari a quella di un abate.
Il monachesimo cristiano, tanto maschile quanto femminile, ha inizio nel IV secolo dopo Cristo. Dopo la fase degli "eremiti", uomini e donne che si ritiravano nel deserto o in grotte in totale isolamento, si diffuse ad opera di San Paolo di Tebe il cenobio. La vita cenobitica non prevede un vero e proprio monastero, ma molte celle o grotte isolate, con una cappella o chiesa in comune (lavra).
Soltanto con Benedetto da Norcia e la sorella Santa Scolastica nasce il monachesimo occidentale. Ai Benedettini ed alle Benedettine si affiancano altre comunità monastiche, come quelle dei vescovi Martino di Tours e Paolino di Nola. Sono i Benedettini e le Benedettine, però, a dare origine a vere e proprie comunità monastiche: le celle dei monaci e delle monache di un monastero benedettino si trovano, infatti, in un'unica struttura. Da qui nasce l'esigenza di avere un abate o una abbadessa, che guidi l'intera comunità.
Solo con la riforma di Cluny nasceranno strutture di coordinamento, dette province, che sovraintenderanno a più "priorati", mentre nella prassi benedettina originaria ogni monastero ha una sua piena autonomia.
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