Nella tradizione del mondo occidentale assume una grande valenza simbolica poiché si celebra, nella notte, la nascita di Gesù, in una grotta di Betlemme, nella Giudea, regione della Palestina. Secondo i vangeli, seguendo la stella di Betlemme, i re magi venuti dall'Oriente trovarono un bambino che giaceva in una mangiatoia : ne riconobbero l'importanza e gli offrirono oro, incenso e mirra.
Per il fedele, la veglia notturna della vigilia serve da transito verso il mistero della nascita del Dio che si fa uomo ed entra nella storia dell'umanità: si danno gli ultimi ritocchi al presepe, ci si prepara per la messa di mezzanotte, in una attesa che ha lo scopo di far presente e reale il miracolo della nascita di Gesù.
Per l'anno liturgico della Chiesa cattolica, la vigilia di Natale è l'ultimo giorno dell' Avvento ed è anche l'ultimo dei nove giorni feriali della cosiddetta novena di Natale e il primo del tempo di Natale. C' è anche da ricordare la celebrazione della veglia nella quale i fedeli, dalla tarda serata e fino all' alba del giorno di Natale, si riuniscono in preghiera.
All'originaria valenza è stata aggiunta quella propria della festa moderna, percepita anche dai non credenti, caratterizzata da una ricca cena (detta appunto " cena della vigilia ") e dallo scambio di regali, destinati alle persone più care, allo scoccare della mezzanotte. Tale usanza non è diffusa in tutto il mondo, dove spesso come nel Regno Unito, Nord America e Australia si fa la cena di Natale invece della vigilia. L' Italia però fa da unica eccezione poiché la cosiddetta " cena della Vigilia " è molto variabile da zona a zona : infatti in alcune zone si preferisce festeggiare al pranzo del giorno di Natale, mentre la cena della relativa Vigilia è del tutto ignorata, in contrasto quindi con la tradizione Nord Europea e Scandinava.